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Achille Casanova, già Vicecancelliere della Confederazione e Portavoce del Consiglio federale. Ombudsmann DRS

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Achille Casanova

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Per qualcuno che per quasi cinquant’anni ha operato nel e con il giornalismo, la domanda può sembrare inutilmente provocatoria. Non è infatti facile mettere in dubbio il lavoro di una vita.

Eppure con l’avvento sempre più incisivo di internet, Twitter, Facebook, SMS ed altri simili strumenti di comunicazione la domanda è legittima e importante. Al giorno d’oggi con un semplice click ci si culla nell’illusione di essere informati su tutto quello che succede. Per di più gratuitamente. E allora, perché permetterci ancora un costoso giornalismo?

Eppure, proprio perché le informazioni corrono con la velocità dell’elettronica, il giornalismo assume ancora maggior importanza. Non per niente lo stesso Presidente Obama ha recentemente espresso il suo scetticismo nei confronti dei «New Media». In un discorso davanti agli studenti dell’università di Hampton il Presidente americano ha sottolineato che i media moderni ci bombardano 24 ore al giorno e per 7 giorni alla settimana con infiniti contenuti ed argomenti, di cui molti non corrispondono alla realtà. Con strumenti quali iPods e iPads, Xboxen e PlayStations le informazioni diventano diversione e intrattenimento e non sono più veicolo di emancipazione e di sviluppo personale. Ciò non è grave solo per i giovani, ma anche per la stessa democrazia.

Il ruolo del giornalismo e del giornalista rimane dunque estremamente importante. Cercare le informazioni, selezionarle, valutarle, spiegarle, inserirle nel loro contesto e commentarle rimane una impellente necessità di fronte ad una realtà politica, economica e sociale sempre più complessa. La funzione del giornalista di esaminare in modo critico quanto i detentori del potere dicono e fanno, rimane essenziale per il buon funzionamento della democrazia. Che questo lavoro sia sempre più difficile in un periodo come l’attuale, caratterizzato da difficoltà economiche di stampa scritta, radio e televisione, non incide sulla necessità di dover continuare a disporre di un giornalismo di qualità.

Preoccupa nondimeno che, stando a recenti sondaggi, giornalisti e media arrivino all’ultimo posto della graduatoria per quel che concerne la credibilità. Un fatto questo che deve far riflettere e che conferma l’importanza della formazione dei giornalisti ma anche della difesa dei veri valori del giornalismo nei confronti di pur legittime preoccupazioni pecuniarie.

Geschrieben von Maz Blogger

26. August 2010 um 09:32

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